FAQ

Le risposte a tutte le tue domande

Il packaging alimentare ecologico si riferisce a tutte quelle soluzioni di imballaggio ideate per ridurre l’impatto ambientale e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali. A fronte dell’enorme impatto che l’industria del packaging ha sull’ambiente, soprattutto con l’uso massivo della plastica, il packaging a base cellulosica si propone come alternativa responsabile. L’obiettivo di queste soluzioni è ridurre, o addirittura eliminare, l’uso di materiali non biodegradabili e difficilmente riciclabili, come la plastica tradizionale, e sostituirli con materiali più eco-friendly, come carta, cartone, bioplastiche e materiali compostabili.

Una caratteristica fondamentale del packaging ecologico è la sua progettazione orientata alla sostenibilità in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: dalla produzione dei materiali, al loro utilizzo, fino alla loro fine vita. Ciò implica un utilizzo consapevole e responsabile delle risorse, la riduzione dei rifiuti e l’incentivazione del riciclo e della compostabilità. Ad esempio, un imballaggio alimentare ecologico può essere realizzato con materiali derivati da fonti rinnovabili, che siano facilmente riciclabili e/o compostabili.

Il packaging ecologico non si limita solo all’utilizzo di materiali sostenibili ma si estende anche a un design che favorisce la riduzione del volume di imballaggio, ottimizzando la quantità di materiale necessario per il confezionamento e la relativa gestione logistica.

Inoltre, un altro aspetto importante riguarda la trasparenza e la tracciabilità dei materiali utilizzati. Le aziende che producono packaging ecologico sono sempre più chiamate a certificare l’origine dei materiali e a dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità. Le certificazioni, come FSC (Forest Stewardship Council) o PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification)  per la carta e il cartone sono esempi di etichette che aiutano i consumatori a fare scelte consapevoli.

Infine, non bisogna dimenticare che il packaging ecologico non riguarda solo il materiale con cui è fatto l’imballaggio, ma anche l’impatto che la produzione di tali materiali ha sul pianeta. Le aziende che adottano pratiche ecologiche nel packaging tendono anche a ottimizzare i processi produttivi, riducendo l’uso di energia e acqua, minimizzando le emissioni di CO2 e, in generale, riducendo il loro impatto sull’ambiente.

Quando un packaging è certificato FSC (Forest Stewardship Council) significa che il materiale da cui è realizzato, proviene da una foresta gestita in modo responsabile. FSC è una certificazione internazionale che garantisce che il legno, la carta e altri prodotti derivati da foreste provengano da fonti che rispettano standard ambientali, sociali ed economici molto rigorosi. La certificazione FSC assicura che la gestione forestale non contribuisca alla deforestazione illegale, alla perdita di biodiversità, alla violazione dei diritti delle popolazioni indigene o al lavoro minorile.

Il sistema FSC prevede tre tipologie di certificazione: una per le foreste (FSC Forest Management), una per i prodotti che contengono legno o carta provenienti da foreste certificate (FSC Chain of Custody) e una per i negozianti che vendono prodotti certificati FSC (FSC Product Certification). Quando un imballaggio è etichettato con il logo FSC, questo indica che il prodotto è stato realizzato con legno o carta provenienti da foreste che rispettano criteri ecologici e sociali sostenibili.

La certificazione FSC aiuta i consumatori a fare scelte consapevoli e a favorire le aziende che operano in modo responsabile. Inoltre, contribuisce a promuovere la gestione sostenibile delle risorse forestali, riducendo l’impatto dell’industria cartaria e forestale sull’ambiente.

La carta riciclata è un materiale ampiamente utilizzato nel packaging perché grazie alla sua versatilità e alla sua capacità di ridurre l’impatto ambientale. Il processo di produzione della carta riciclata parte dalla raccolta di carta e cartone usati, che vengono poi separati dai contaminanti e lavorati per essere riutilizzati nella produzione di nuovi imballaggi.

La carta riciclata può essere impiegata in una vasta gamma di imballaggi, dai contenitori per alimenti secchi, come scatole e sacchetti, alle etichette… L’uso di carta riciclata nel packaging contribuisce a ridurre la domanda di legno vergine, abbattendo la necessità di nuove risorse naturali.

Il processo di riciclo della carta comporta una serie di fasi, tra cui la pulizia e la sbiancatura, per rimuovere inchiostri e altre impurità. I materiali riciclati vengono poi combinati con fibre nuove, e il risultato finale è una carta di qualità adatta per essere utilizzata nel packaging.

Inoltre, la carta riciclata offre l’opportunità di chiudere il ciclo dei materiali attraverso il riciclo continuo, riducendo la quantità di rifiuti prodotti e contribuendo a una gestione più efficiente delle risorse.

In questo contesto, il concetto di “circular economy” (economia circolare) gioca un ruolo importante. I materiali utilizzati per il packaging ecologico sono destinati ad essere riutilizzati, riciclati o compostati, evitando che finiscano in discarica, dove contribuiscono a inquinare l’ambiente

Il packaging biodegradabile e il packaging compostabile sono due tipi di imballaggi che si degradano naturalmente, ma ci sono differenze importanti tra i due. Il termine “biodegradabile” si riferisce a qualsiasi materiale che può essere rotto o decomposto da microorganismi nel tempo, come batteri e funghi. La biodegradazione può avvenire in qualsiasi ambiente naturale, ma il processo può richiedere un periodo di tempo molto variabile, a seconda del materiale e delle condizioni ambientali. In alcuni casi, i materiali biodegradabili possono impiegare anni per decomporsi completamente.

Il packaging compostabile, invece, è un tipo specifico di materiale biodegradabile che si degrada rapidamente in condizioni di compostaggio controllato, generalmente in circa 90 giorni. I materiali compostabili sono progettati per trasformarsi in compost, una sostanza organica ricca di nutrienti che può essere utilizzata per migliorare il suolo. La compostabilità è un processo che avviene in impianti industriali di compostaggio, dove le condizioni di temperatura e umidità sono ottimali per favorire la decomposizione.

La principale differenza, quindi, sta nel tempo e nelle condizioni necessarie per la degradazione. Mentre il materiale biodegradabile può decomporsi in ambienti naturali ma con tempi lunghi e variabili, il materiale compostabile è progettato per un deperimento rapido in un ambiente specifico di compostaggio.

In sintesi, tutti i materiali compostabili sono biodegradabili, ma non tutti i materiali biodegradabili sono compostabili. La scelta tra biodegradabile e compostabile dipende dall’uso che se ne deve fare e dalla possibilità di smaltire il materiale in modo appropriato.

Il cartone ondulato e il cartoncino teso sono entrambi materiali ampiamente utilizzati nel packaging, ma presentano caratteristiche diverse che li rendono adatti a contesti diversi. Il cartone ondulato è costituito da più strati di carta, con uno strato centrale ondulato che offre una protezione superiore. Il cartoncino teso, invece, è un materiale costituito da uno o due strati di carta compatta.

Uno dei principali vantaggi del cartone ondulato rispetto al cartoncino teso è la sua resistenza. La struttura ondulata conferisce al materiale una maggiore rigidità e resistenza agli urti e alle compressioni, rendendolo ideale per il trasporto e l’imballaggio di prodotti fragili o pesanti. Questa proprietà lo rende particolarmente adatto per imballare merci di grande volume o oggetti che necessitano di protezione durante il trasporto, come bottiglie, elettrodomestici, o prodotti alimentari delicati.

Il cartone ondulato offre una maggiore protezione contro le variazioni di temperatura e umidità, grazie alla sua struttura che intrappola l’aria e crea una barriera isolante. Questo lo rende un’ottima scelta per imballaggi destinati a prodotti che necessitano di una certa protezione ambientale, come cibi confezionati, elettronica, o prodotti fragili.

Un altro vantaggio del cartone ondulato è la sua leggerezza rispetto al cartoncino teso, nonostante la sua maggiore resistenza. La combinazione di leggerezza e resistenza rende il cartone ondulato un materiale molto efficace per ridurre i costi di trasporto, contribuendo al tempo stesso a ridurre l’impatto ambientale grazie a minori emissioni di CO2 legate al trasporto.

Il cartone ondulato ha anche un alto valore di riciclabilità. Molti tipi di cartone ondulato sono prodotti con una buona percentuale di materiali riciclati, e può essere riciclato in modo efficiente una volta che ha completato il suo ciclo di vita. Inoltre, il cartone ondulato è molto versatile e può essere facilmente adattato a diverse forme e dimensioni, rendendolo ideale per una vasta gamma di applicazioni nel packaging, sia per alimenti che per prodotti non alimentari.

Il sigillo “Plastic Free” può essere un sistema anti effrazione progettato per rendere gli imballaggi sicuri che non contentiene plastica. Questi sistemi sono diventati un importante strumento di marketing per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno nella lotta contro l’inquinamento da plastica. I consumatori, sempre più consapevoli degli impatti ambientali della plastica monouso, sono attratti da prodotti con il sigillo “Plastic Free”, poiché percepiscono questi articoli come più sostenibili e in linea con le loro preoccupazioni ecologiche.

Uno dei principali vantaggi del sigillo “Plastic Free” è la riduzione dell’impatto ambientale associato all’uso di plastica. La plastica tradizionale è un materiale che impiega centinaia di anni per decomporsi e che contribuisce in modo significativo alla formazione di isole di plastica nei mari e negli oceani. Il sigillo “Plastic Free” garantisce che il prodotto non contribuisca a questo tipo di inquinamento, promuovendo l’adozione di materiali alternativi come carta, bioplastiche, metalli, o altri materiali biodegradabili e compostabili.

Il sigillo “Plastic Free” aiuta le aziende a distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Le imprese che adottano pratiche ecologiche nel loro packaging possono attrarre consumatori eco-consapevoli, che sono disposti a spendere di più per prodotti che rispettano i loro valori ambientali. Ciò crea un vantaggio competitivo per le aziende, che possono aumentare la loro quota di mercato attraverso una comunicazione chiara e un impegno verso la sostenibilità.

Infine, il sigillo “Plastic Free” supporta anche l’economia circolare, poiché incoraggia l’uso di materiali che possono essere facilmente riciclati o compostati, riducendo la quantità di rifiuti plastici e incentivando la creazione di soluzioni più ecologiche e sostenibili per il packaging.

Il cartone ondulato non è intrinsecamente resistente all’umidità, ma presenta alcune caratteristiche che lo rendono abbastanza versatile per l’utilizzo in ambienti umidi o esposti a condense. La struttura a onde del cartone offre una certa protezione contro l’umidità, poiché l’aria intrappolata tra gli strati contribuisce a ridurre l’assorbimento di umidità esterna. Tuttavia, la resistenza all’umidità del cartone ondulato dipende molto dal tipo di cartone e dai trattamenti a cui è stato sottoposto.

Per migliorare la resistenza all’umidità, il cartone ondulato può essere trattato con rivestimenti protettivi o con additivi specifici che lo rendano impermeabile o resistente all’umidità. Questi trattamenti sono particolarmente importanti per il packaging alimentare, dove l’umidità può compromettere la qualità del prodotto e la stabilità del materiale. In alcuni casi, il cartone ondulato può essere combinato con biopolimeri derivanti da fonti rinnovabili per ottenere un’impermeabilizzazione efficace senza compromettere la riciclabilità e compostabilità del materiale.

In generale, il cartone ondulato è ideale per applicazioni che non richiedono un’esposizione diretta a condizioni molto umide, come nel caso di imballaggi per prodotti secchi. Tuttavia, con i giusti trattamenti ecocompatibili, può essere utilizzato anche per prodotti che potrebbero essere esposti a livelli più alti di umidità, come per esempio alimenti freschi o refrigerati.

La stampa digitale e quella tradizionale (analogica) sono due tecniche di stampa utilizzate per applicare testo e immagini su un materiale, ma differiscono notevolmente nei processi e nelle applicazioni.

La stampa digitale funziona direttamente tramite file digitali, senza la necessità di creare lastre di stampa o altri elementi fisici. Le immagini vengono trasferite direttamente sul materiale attraverso inchiostri liquidi o polveri, come nel caso della stampa a getto d’inchiostro o laser. Questo tipo di stampa è particolarmente vantaggioso per la personalizzazione. Un altro grande vantaggio della stampa digitale è la velocità, poiché non è necessario preparare lastre o fare modifiche al set-up della macchina. Inoltre, la stampa digitale consente di utilizzare una vasta gamma di materiali e superfici, inclusi cartone, plastica e tessuti.

La stampa tradizionale, invece, prevede l’utilizzo di lastre o matrici fisiche che vengono utilizzate per trasferire inchiostri o vernici su una superficie. Tecniche come la tipografia, la serigrafia, la rotocalco e la litografia sono esempi di stampa tradizionale. Sebbene queste tecniche siano più lente e più costose rispetto alla stampa digitale, sono ideali per produzioni di massa, in quanto offrono una qualità di stampa superiore e una maggiore durata. La stampa tradizionale, in particolare la serigrafia e la litografia, è molto apprezzata quando si tratta di lavori di alta qualità su grandi volumi.

La principale differenza tra i due metodi risiede nei costi, nella velocità di esecuzione, nella qualità e nelle applicazioni. La stampa digitale è più economica e veloce per piccole tirature, mentre la stampa tradizionale è più adatta per grandi volumi e per ottenere una qualità eccezionale su carta o altri materiali.

La carta erba è un tipo di carta realizzata con una miscela di fibre di legno e erba. Queste fibre di erba possono essere provenienti da diverse piante, come erba, paglia o altre materie vegetali non legnose. La carta erba è considerata un’alternativa ecologica alla carta tradizionale perché nella produzione delle fibre d’erba utilizzano meno energia e acqua rispetto alla produzione delle fibre di cellulosa.

La carta erba viene utilizzata principalmente nel packaging alimentare e non alimentare come materiale sostenibile. Grazie alla sua struttura naturale e alla sua leggerezza, è particolarmente adatta per creare imballaggi biodegradabili, che possono essere riciclati o compostati senza danneggiare l’ambiente. Viene spesso utilizzata per packaging di prodotti alimentari freschi, confezioni di moda e prodotti di lusso, poiché conferisce un aspetto rustico e naturale che è molto apprezzato dai consumatori attenti all’ambiente.

Inoltre, la carta erba ha proprietà che la rendono adatta per resistere alle sollecitazioni del trasporto e per essere personalizzata facilmente tramite stampa. Grazie alla sua origine vegetale, ha una percezione di qualità superiore per il consumatore sensibile ai temi ambientali.

La certificazione BRCGS Packaging materials (British Retail Consortium Global Standards) è una delle certificazioni più riconosciute a livello mondiale per la sicurezza e la qualità degli imballaggi alimentari. Essa attesta che un’azienda operante nel settore del packaging ha rispettato specifici standard internazionali che riguardano la qualità, la sicurezza, e la legalità dei suoi prodotti, con particolare attenzione alla protezione dei consumatori e all’adozione di pratiche responsabili nella gestione della filiera.

Il BRCGS per il packaging alimentare è un programma che fornisce un quadro completo per la gestione della sicurezza e della qualità degli imballaggi destinati a contenere alimenti. La certificazione BRCGS copre diversi aspetti del processo produttivo, dall’approvvigionamento dei materiali alla produzione, fino alla distribuzione e al trattamento dei prodotti finiti. Gli standard BRCGS si concentrano sul garantire che gli imballaggi alimentari siano sicuri, igienici e che non contengano contaminanti che potrebbero compromettere la sicurezza degli alimenti.

Questa certificazione è particolarmente importante perché, con l’aumento della domanda di sicurezza alimentare e della responsabilità sociale delle imprese, le normative internazionali sono diventate più severe. I consumatori sono sempre più attenti alla qualità e alla sicurezza dei prodotti che acquistano, e l’adozione di certificazioni come il BRCGS permette alle aziende di guadagnare la fiducia dei consumatori e di distinguersi nel mercato competitivo. Inoltre, il BRCGS facilita la compliance con le normative internazionali, riducendo i rischi legati alla sicurezza alimentare e alle non conformità.

Il processo per ottenere la certificazione BRCGS comporta una serie di audit interni ed esterni, dove le aziende vengono valutate in base a criteri come il controllo della qualità, la gestione dei rischi, l’igiene nelle fasi di produzione, e l’approvvigionamento sostenibile dei materiali. Le aziende che ottengono la certificazione BRCGS devono dimostrare di seguire pratiche rigorose che riducono i rischi di contaminazione e di inquinamento degli imballaggi alimentari.

Quando si parla di imballaggio alimentare, è fondamentale scegliere materiali che siano sicuri per il contatto diretto con gli alimenti. Questi materiali devono soddisfare rigorosi standard di sicurezza, in modo da non contaminare gli alimenti e garantire che non rilascino sostanze chimiche pericolose. Alcuni dei materiali più comuni e sicuri per il contatto diretto con gli alimenti includono:

  • Carta e cartone: Se trattati correttamente, la carta e il cartone sono materiali sicuri per il contatto con alimenti secchi o prodotti freschi. La carta fibra vergine e la carta erba sono alternative ecologiche che possono essere utilizzate per confezionare alimenti. Questi materiali sono generalmente trattati con rivestimenti naturali per migliorarne la resistenza all’umidità e per evitare che gli oli o i grassi degli alimenti penetrino nel materiale.
  • Bioplastiche: Le bioplastiche sono alternative sostenibili alla plastica tradizionale e vengono prodotte da fonti rinnovabili come l’amido di mais o la canna da zucchero. Esistono bioplastiche progettate specificamente per il contatto diretto con gli alimenti.

Scegliere contenitori eco-friendly per il packaging alimentare comporta numerosi vantaggi, sia per le aziende che per l’ambiente. Questi contenitori sono generalmente realizzati con materiali biobased, riciclabili, biodegradabili o compostabili, riducendo così l’impatto ambientale del packaging.

Un vantaggio importante è che i contenitori alimentari in carta e cartone contribuiscono a ridurre l’inquinamento causato dalla plastica monouso, che è una delle principali cause di inquinamento nei mari e negli oceani. Utilizzando materiali alternativi, come carta, bioplastiche o cartone, le aziende possono ridurre la quantità di rifiuti plastici e promuovere una gestione responsabile dei materiali.

Inoltre, i contenitori in carta e cartone sono in grado di soddisfare le richieste di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità. Molti consumatori preferiscono acquistare prodotti confezionati con materiali eco-sostenibili, poiché percepiscono queste scelte come un impegno da parte delle aziende verso la riduzione dell’impatto ambientale e la responsabilità sociale.

Infine, l’adozione di contenitori eco-friendly permette alle aziende di migliorare la loro reputazione sul mercato, aumentare la fedeltà dei clienti e rispondere alle normative ambientali sempre più stringenti che richiedono l’adozione di pratiche sostenibili.

La stampa digitale su cartone ondulato è un processo di stampa avanzato che utilizza tecnologie digitali per applicare immagini, testi e grafica su superfici di cartone ondulato, senza l’uso di lastre di stampa tradizionali o cilindri. La stampa digitale, a differenza della stampa tradizionale, consente una produzione diretta e flessibile, aumentando la velocità di produzione, rendendola ideale per la personalizzazione di packagin e display.

Il cartone ondulato è un materiale molto popolare nel settore del packaging grazie alla sua robustezza e versatilità. È utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, dalle scatole per il trasporto di beni, a imballaggi di prodotti alimentari, fino a espositori e confezioni promozionali. La stampa digitale su cartone ondulato è particolarmente vantaggiosa per le aziende che desiderano produrre imballaggi personalizzati o stampati in modo rapido ed efficiente.

La stampa digitale su cartone ondulato funziona in modo simile alla stampa su altri supporti digitali, come carta o tessuti. In questo processo, le immagini e i testi vengono creati e modificati digitalmente tramite software di design grafico, e successivamente inviati a una stampante digitale. Queste stampanti digitali sono dotate di testine di stampa che spruzzano inchiostro sulla superficie del cartone, creando il design desiderato. Gli inchiostri utilizzati nelle stampanti digitali per il cartone ondulato sono solitamente a base di pigmenti liquidi o a gel, che si asciugano rapidamente per evitare sbavature o alterazioni del design.

A differenza della stampa offset, che richiede la preparazione di lastre di stampa e processi di inchiostrazione separati, la stampa digitale non necessita di attrezzature complesse. Ciò riduce significativamente i tempi di setup e consente una produzione rapida. Il processo digitale, infatti, consente di stampare direttamente il file grafico sulla superficie del cartone senza dover passare attraverso passaggi di pre-produzione complessi.

Uno dei principali vantaggi della stampa digitale è la possibilità di personalizzare ogni singolo pezzo di packaging senza compromettere la velocità o l’efficienza. Le aziende possono variare i design, i colori, i messaggi o le etichette per ogni unità di prodotto. Questo è particolarmente utile per produzioni stagionali, edizioni limitate o campagne promozionali. La possibilità di cambiare design e contenuti in modo rapido e semplice consente alle aziende di reagire velocemente alle richieste del mercato, senza dover preparare nuovi strumenti di stampa o affrontare costi elevati per la modifica delle linee di produzione.

Le stampanti digitali moderne sono in grado di riprodurre colori vivaci, immagini dettagliate e testi nitidi, con un’alta risoluzione. Questo rende la stampa digitale ideale per applicazioni in cui l’aspetto visivo è fondamentale, come packaging di lusso, prodotti alimentari biologici, e articoli promozionali. L’alta qualità della stampa digitale consente alle aziende di realizzare packaging accattivanti che si distinguono sugli scaffali e attirano l’attenzione dei consumatori.

La stampa digitale è anche più sostenibile rispetto ai metodi tradizionali di stampa. Poiché non sono necessarie lastre o inchiostri in eccesso, la produzione di imballaggi è più efficiente in termini di utilizzo di materiali e risorse. Inoltre, molte stampanti digitali utilizzano inchiostri ecologici a base di acqua che riducono l’impatto ambientale rispetto agli inchiostri tradizionali. Inoltre, la stampa digitale su cartone ondulato consente di ridurre gli scarti di materiale, poiché le quantità di inchiostro utilizzato possono essere controllate con maggiore precisione, riducendo gli sprechi. Con la stampa digitale, i tempi di consegna sono significativamente più brevi. Poiché il processo di produzione non richiede passaggi lunghi come la preparazione delle lastre di stampa, le aziende possono ottenere i loro imballaggi in tempi molto più rapidi, il che è fondamentale in un mondo dove la velocità e la tempestività sono cruciali per soddisfare le esigenze di mercato.

La stampa digitale permette anche una produzione on-demand, cioè la capacità di produrre lotti di imballaggio solo quando necessario. Ciò significa che le aziende possono evitare la sovrapproduzione e ridurre al minimo gli sprechi, sia in termini di materiale che di costi associati alla produzione in eccesso. Questo è particolarmente utile per prodotti a vita breve, come quelli stagionali o edizioni limitate, che non richiedono grandi lotti di produzione.

È ideale per le esigenze moderne del packaging, specialmente nei settori dell’alimentare, dell’e-commerce e delle vendite al dettaglio.